Come si apparecchia la tavola per le feste?

In questo post vediamo qualche consiglio immediato e le caratteristiche della tavola delle feste, secondo il galateo.

Preparativi

Innanzitutto, la tovaglia dovrà essere ben stirata.

L’usanza di lasciare le pieghe, che a volte si sente ancora, deriva da una consuetudine ottocentesca: lasciare le pieghe significava che la tovaglia non era mai stata usata, era nuova.

Il Natale è l’unico momento, in cui, in virtù del significato e secondo il galateo tradizionale, è consentito utilizzare sia fiori che candele per il centrotavola.

Tradizionalmente, infatti, le candele andrebbero riservate alla sera, consuetudine da ricondurre ai tempi in cui era necessario rischiarare la tavola, non essendo ancora stata inventata l’elettricità.

Per quanto riguarda sia candele che fiori, l’indicazione più imperativa è che non siano profumati, per non interferire con i sapori.

Come sostiene la neuroscienza, infatti, l’80% del gusto dipende dall’olfatto.

I centrotavola (e anche i candelabri) dovranno essere molti alti oppure molto bassi: non dovranno, cioè, impedire ai commensali il contatto visivo durante la conversazione.

Per il Natale, le decorazioni floreali più adatte sono: pigne, agrifoglio, bacche, cannella, arance essiccate, fiori freschi (con colori che si intonino) aghi di pino o di abete, ginepro, Stella di Natale, rametti di eucalipto.

Come si apparecchia?

Se prevediamo di disporre un sottopiatto, generalmente andrà accompagnato dal piattino pane (in argento, ceramica o vetro) che andrà posizionato in alto alla sinistra del sottopiatto. Ma se non siete provvisti di piattini da pane, non preoccupatevene. Il pane si può mettere nella stessa posizione direttamente sulla tovaglia.

Sul sottopiatto andrà posizionato il piatto piano. Non occorre disporre tutti i piatti uno sopra all’altro già in tavola, è sufficiente il piatto piano sopra al sottopiatto, fino ad un massimo di due piatti.

Subito alla destra del piatto metteremo i coltelli con la lama verso il piatto, e più esternamente il cucchiaio qualora sia previsto un primo da servire con il cucchiaio.

A sinistra del piatto metteremo le forchette, e più esternamente il tovagliolo piegato a rettangolo o a triangolo. Se non ci fosse sufficiente spazio, è possibile mettere il tovagliolo sopra al piatto, ma non infilato tra piatto e sottopiatto, come si vede talvolta: prendere il tovagliolo deve essere agevole.

In alto, sopra al piatto trovano posto le posate da frutta e da dessert. Se, invece, abbiamo previsto solo un dolce da servire con la sua forchettina, questa sarà posizionata da sola, sopra al piatto con il manico a destra.

In alto a destra verranno sistemati i bicchieri.

Vi sarà certamente capitato di vedere disposizioni lineari, altre diagonali (a 45° verso sinistra) oppure, in alcuni casi, addirittura a “diamante”. Ognuna di queste è corretta, dipende dallo stile di apparecchiatura, dalla quantità di bicchieri e portate e dallo spazio (al ristorante vengono seguite logiche diverse da quelle di casa), ma la regola aurea del galateo è mettere in tavola solo quelli necessari.

Vediamo, quindi, due disposizioni nel nostro galateo:

  • Se serviamo una sola tipologia di vino, acqua, e un vino da dessert, posizioneremo il bicchiere da vino idealmente sopra alla punta del coltello (o leggermente più a destra della punta del coltello come in foto), alla sua sinistra sarà posizionato quello per l’acqua, mentre il bicchiere da vino dolce verrà messo dietro a tutti.
  • Se serviamo due vini, bianco e rosso, la disposizione sarà la seguente: bicchiere da vino rosso sopra alla punta del coltello, bicchiere da vino bianco alla sua destra, bicchiere per l’acqua alla sua sinistra, bicchiere da dessert dietro.

Quanto detto vale se i bicchieri hanno tutti lo stelo. Se per l’acqua, invece, optiamo per un tumbler, questo verrà posizionato sopra alla punta del coltello (la ragione è principalmente estetica) e gli altri bicchieri a 45° verso sinistra in ordine di servizio.

Se si servirà uno champagne o un Franciacorta a tutto pasto, allora, invece della flûte è meglio utilizzare un calice da vino bianco, per ragioni di capienza e comodità.

Bonus: In ogni caso, ricordiamo che la regola d’oro di qualunque pranzo – o cenone – ben riuscito è spostare l’attenzione sui nostri ospiti, facendo del nostro meglio per semplificare il servizio. Di certo, preferiranno godere della nostra presenza, piuttosto che vederci correre a destra e a sinistra tra tavola e cucina.

Tanti auguri di buone Feste!

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